martedì 25 settembre 2012

30 settembre, Solennità di N.S. del Santo Rosario


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PREPARAZIONE
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Giovedì 27 e Venerdì 28 settembre:

Ore 17.30: S. Rosario e canto delle Litanie.
Ore 18: S. Messa con breve omelia.

Venerdì, dopo la S. Messa, i bambini sono invitati ad offrire i fiori alla Madonna e ricevere la benedizione.

Sabato 29 settembre:

Ore 17.30: S. Messa nella Cappella di Conscenti.


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DOMENICA 30 SETTEMBRE
GIORNO DELLA FESTA 
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Ore 10.15: S. Messa solenne.

Ore 17.30: Canto del Vespro presieduto dal Rev.do Sac. Giuseppe Privitera, Canonico della Cattedrale N.S. dell'Orto. Processione con l'Arca della Madonna.

Al rientro in chiesa:

  • Omelia del Rev.do Predicatore.
  • Adorazione e Benedizione Eucaristica. 

martedì 14 agosto 2012

Proclamazione del dogma dell'Assunzione di Maria Santissima (1950)



«Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». (Pius PP. XII, Const. Ap. Munificentissimus Deus)

lunedì 6 agosto 2012

10 agosto, Festa di S. Lorenzo (Cappella di S. Lorenzo in Conscenti)


Ore 10: S. Messa cantata.

Ore 19.45: Canto del Vespro - processione con l'immagine del Santo accompagnata dai Crocifissi e dalla Banda Musicale di Genova Rivarolo.

Al rientro in chiesa seguirà il Panegirico tenuto dal Canonico Rinaldo Rocca, la Benedizione Eucaristica e il bacio della Reliquia. 

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A S. Lorenzo


I.  O glorioso s. Lorenzo, che, fatto pel vostro disinteresse, pel vostro zelo, il primo dei sette diaconi della chiesa romana, quindi custode e amministratore di tutti i suoi beni per il sollievo dei poveri e pel decoro del culto divino, chiedeste ardentemente ed otteneste di seguire il sommo pontefice s. Sisto nella gloria del martirio, ottenete a noi tutti la grazia di viver sempre staccati da tutte le cose del mondo, e di riguardare come guadagni i patimenti e le traversie di questa terra. Gloria.

II. Glorioso s. Lorenzo, che prossimo a spargere il sangue per la fede di Gesù Cristo, vi esercitaste in tutte le opere dell'umanità e della carità evangelica, lavando i piedi ai ministri degli altari, dispensando ai poveri tutte le ricchezze, restituendo alla fede Ippolito custode del vostro carcere, ottenete a noi tutti la grazia di non consumare il sacrificio della nostra vita senza aver prima con la pratica delle cristiane virtù adunati grandi meriti pel paradiso. Gloria.

III. Glorioso s. Lorenzo, che dopo aver con eroica intrepidezza sostenuti gli slogamenti della tortura, i laceramenti degli scorpioni di ferro, con un eroismo non più veduto, vi rideste dei carnefici e dei tiranni mentre eravate arrostito a fuoco lento su d'una ferrea graticola, per cui si estese la vostra fama a tutto il mondo, ottenete a noi tutti la grazia di mantenerci sempre immobili nella fede, malgrado tutte le tentazioni del demonio e le persecuzioni del mondo, e di vivere in tale maniera da meritarci nell'altra vita la vostra beata immortalità. Gloria.

giovedì 2 agosto 2012

L'ultimo messaggio dell'Arciprete Angelo Buccini alla Parrocchia (Pasqua 1982)


PASQUA 1982
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Il Parroco ai Parrocchiani
con l'augurio più vivo nel Risorto!

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Carissimi,

benedicendo le vostre case, il Parroco rivolge a tutti un cordiale saluto, un augurio e un invito.
E' il saluto del Signore: Pace a questa casa e a coloro che vi abitano! Alle singole Famiglie, perchè regni in esse la concordia e l'amore vicendevole! Ai Genitori, perchè vivendo in comunione di vita nel Sacramento del Matrimonio diano l'esempio ai figli! Ai Fanciulli e ai Giovani, perchè crescano nella bontà e nella gioia, senza lasciarsi corrompere da un mondo che inganna e tradisce! In particolare agli Anziani, ai Vecchi, ai Malati, perchè sappiano unire le loro sofferenze a quelle di Cristo, dal momento che solo con Lui il dolore trasfigura, purifica e redime!

Penso a quelle case a cui la morte, anche di recente, ha strappato persone care, ancora nel vigore degli anni. A tutti i cuori che sanguinano, e sentono le ansie, le prove della vita, c'è una sola parola che dà coraggio e conforto. L'ha pronunciato Cristo, il crocifisso: "Venite a me, voi tutti che sentite il peso della fatica e del dolore, ed Io vi consolerò!". Guardate il Crocifisso. E' il Libro sempre aperto; il Libro della verità, che non inganna nessuno. Solo con Lui si ha il coraggio di patire e di morire. Solo con Lui si ha la certezza di risorgere. 

E' PASQUA DI RESURREZIONE

L'ora più grande nella storia del mondo è suonata il mattino di Pasqua. Cristo ha rovesciato la pietra del sepolcro, ha vinto la morte, ha dato l'annuncio della liberazione e della vita a tutta l'umanità redenta dal Suo sacrificio.
Ogni anno la liturgia della Chiesa ripete il grido vittorioso: "Sono risorto e sono ancora con te, alleluia!". Questo annuncio tocca ciascuno di noi. Cristo è risorto per me e per voi, per tutti i vivi e per tutti i morti. Incorporati a Lui fin dal Battesimo, uniti a Lui nella vita nella Fede e nei Sacramenti, un giorno vivremo con Lui oltre la morte, per sempre. 
Ci pensiamo? Lo chiedo a ciascuno di voi. Questa è parola di Dio che non mentisce. Se lo facessimo, la nostra vita sarebbe trasformata, diversa, più serena, più cristiana.

Ecco allora l'invito! A riflettere, a fare un serio esame di coscienza per capire chi è Cristo per me, che cosa mi allontana da Lui e come posso aprirgli le porte del cuore, perchè Egli torni a vivere con me. Il pentimento, la confessione, la comunione col Corpo e col Sangue di Cristo sono la nostra Pasqua, cioè il passaggio necessario e decisivo dal peccato alla vita della Grazia. 

(Seguono note parrocchiali)

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ATTENTI AI FALSI PROFETI

Non posso terminare queste righe, senza ricordare a tutti con fermezza e con vigore quanto ho scritto due anni or sono in una lettera aperta ai parrocchiani. Aveva per titolo: "GUARDATEVI DAI TESTIMONI DI GEOVA! SONO FALSI PROFETI". Questo ammonimento non è mio, ma viene dal Vangelo ed è parola di Cristo che ha valore per tutti quelli che oggi come nel passato insidiano con l'errore la Fede dei cristiani.
E' necessario parlare chiaro. Alcuni hanno abbandonato la Chiesa cattolica, per seguire una dottrina che falsa la Bibbia e presenta errori antichi sotto forma di novità.
Ebbene quando una setta, per far seguaci, travisa o falsa le cose, per mettere in cattiva luce la Chiesa, il Papa, le verità della Fede, non merita di essere creduta da chi ha il senso della verità e della onestà. I Testimoni di Geova sono esperti non solo nell'alterare il testo e il senso della Sacra Scrittura, ma anche nel travisare i fatti della Storia della Chiesa, la sua Tradizione, gli atti e le parole del Papa e dei Vescovi.
Ho ricevuto da due seguaci di Geova una lettera nella quali essi attaccano il Papa "perchè quando si recò all'O.N.U. per il suo messaggio di pace, egli ha parlato per ben 62 minuti e non ha mai nominato Cristo e il suo Regno". Ciò è falso. Il Papa si è presentato all'O.N.U. "come rappresentante della Chiesa cattolica". "Questa Chiesa" - egli ha detto - "è quella di Gesù Cristo, il quale, davanti al tribunale del giudice romano Pilato, dichiarò di essere re, ma di un regno che non è di questo mondo. Per questo, ha spiegato, sono nato e sono venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità". Il Papa quindi ha annunciato forte Cristo e il suo regno davanti ai rappresentanti dei popoli della terra. E i Testimoni di Geova lo negano. Bastava leggere il testo integrale del discorso sui giornali del 3 ottobre 1979. 
Non c'è da meravigliarsi! Essi negano ciò che Cristo stesso ha stabilito, cioè il primato di Pietro. I testi del Vangelo sono chiari ed eloquenti: Gesù lo chiama "la Roccia su cui edificherà la sua Chiesa"; "gli affida le chiavi del regno dei cieli"; "il potere di legare e sciogliere tutto sulla terra con effetto e risonanza nei cieli"; gli ordina di essere "il Pastore degli agnelli e delle pecore" cioè di tutti i suoi seguaci; prega per lui "perchè la sua fede non venga meno e possa confermare nella fede i suoi fratelli". Gli affida una funzione unica e insostituibile: di garantire la stabilità della Chiesa nella verità e nella fede, di essere il suo rappresentante o vicario sulla terra, il Pastore e la guida di tutta la sua Chiesa. Quindi, per volontà di Cristo, c'è un legame indissolubile tra l'umile pescatore, che Gesù proclama solennemente "la Roccia" e la società che Gesù, proprio su di lui, vuole edificare: la sua Chiesa.
Tutto questo i Testimoni di Geova lo negano, e poi si proclamano "i veri cristiani" e chiamano il Papa "l'Anticristo" e la Chiesa cattolica "la grande prostituta" che ha tradito Cristo, "la meretrice" che sarà annientata con tutte le altre religioni cristiane e non cristiane della terra.
C'è da chiedersi con dolore se i Geovisti, che pure sono nostri fratelli, siano ancora cristiani! Rigettano la divinità di Cristo e abbandonano la sua Chiesa. Ora Gesù non dice agli Apostoli e ai suoi discepoli: "su questa pietra edificherò la Chiesa di Geova" e non dice: "Sarete Testimoni di Geova". Ma afferma "edificherò la mia Chiesa"; e "voi sarete miei testimoni"
Dunque Cristo si proclama Dio, come il Padre suo, da momento che vuole avere la sua Chiesa e vuole che i suoi discepoli siano suoi Testimoni. 
In unione col Papa, che è successore di Pietro (e non di Cristo, come vogliono equivocare i Geovisti), conserviamo integra la nostra fede, e studiamo senza timore la Bibbia, ma con la Chiesa, per apprendere i tesori della sapienza di Dio e la via sicura della salvezza. 
Non lasciamoci ingannare da coloro che hanno deviato dalla fede cattolica; quella fede che dagli Apostoli fu trasmessa ai nostri padri; non accettiamo gli opuscoli (La Torre di Guardia, Svegliatevi ecc.) che diffondono la falsità e gli errori dei Geovisti. Preghiamo piuttosto per gli erranti, perchè, illuminati dalla grazia di Dio, ritornino a quella unica Chiesa di Cristo che hanno con tanta leggerezza abbandonato. 

domenica 29 luglio 2012

In memoria dell'Arciprete Angelo Buccini nel 10° anniversario della morte (2002-2012)


Il Sac. Angelo Buccini nacque a Certenoli, in Comune di San Colombano Certenoli, il 2 giugno 1921. Fu ordinato sacerdote il 6 aprile 1946 da Mons. Amedeo Casabona nella Cattedrale di Chiavari. Dal 1946 al 1947 fu Vicario Cooperatore nella Parrocchia di Varese Ligure e Cappellano del Monastero San Filippo Neri delle Monache agostiniane. Dal 1947 al 1953 Vicario Cooperatore della Parrocchia di Bacezza in Chiavari. 
Dal 1953 al 1958 Parroco di Pontori e dal 1958 al 1982 Parroco di Garibaldo.
Dal 1982 al 1996 Parroco di Maxena. 
Dal 1966 al 1995 fu Cancelliere Vescovile, e dal 1981 al 1995 Difensore del Vincolo presso il Tribunale Diocesano di Chiavari.
Dal 1961 al 1967 fu insegnante di Religione nella Scuola Media di Ne.
La sua morte è avvenuta all'Ospedale Civile di Lavagna il 30 luglio 2002. 
I funerali, presieduti da S. Ecc. Mons. Daniele Ferrari, sono stati celebrati il 31 luglio 2002 nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Certenoli.

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Bene, servo buono e fedele...
prendi parte alla gioia del tuo padrone.
(Cfr Mt 25, 23)


La Comunità parrocchiale di S. Biagio di Garibaldo, rende grazie al Signore per il dono del sacerdote

ANGELO BUCCINI

Arciprete della nostra Parrocchia 
dal 1958 al 1982

tornato alla casa del Padre
il 30 Luglio 2002


Domenica 5 Agosto alle ore 10.15 sarà celebrata nella Chiesa parrocchiale di S. Biagio di Garibaldo la S. Messa di suffragio nel decimo anniversario.

Requiescat in pace

mercoledì 18 luglio 2012

Domenica 22 luglio: Festa di Santa Maria Maddalena




Ore 10,15: S. Messa cantata.

Ore 18: Canto del Vespro - processione accompagnata dalla Banda Musicale di Genova Rivarolo.

Al rientro in chiesa seguirà l'omelia tenuta dal novello diacono Don Matteo Prettico, la Benedizione Eucaristica e il bacio della Reliquia.

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A S. Maria Maddalena

I. O modello dei penitenti, gloriosa Maddalena, che, tocca appena dalla grazia, rinunciaste subitamente a tutti i piaceri del mondo per consacrarvi all'amore di Gesù Cristo, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di corrispondere anche noi fedelmente a tutte le divine ispirazioni. Gloria. 

II. O modello dei penitenti, gloriosa Maddalena, che, calpestando generosamente tutti i riguardi del mondo, compariste nell'abito più dimesso in quelle stesse contrade nelle quali avevate condotto in trionfo il vostro lusso, la vostra vanità, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di superare tutti gli ostacoli che si incontrano nella vita della salute, e specialmente gli umani rispetti, con cui tante volte abbiamo traditi i nostri più sacri doveri ed i nostri più grandi interessi. Gloria. 

III. O modello dei penitenti, gloriosa Maddalena, che, piangendo con le lagrime più amare, con la contrizione più viva i vostri errori, meritaste di essere da Gesù Cristo medesimo assicurata di un assoluto perdono, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di detestare e piangere incessantemente tutti i nostri falli, onde assicuracene la remissione al tribunale di Dio. Gloria. 

IV. O modello dei penitenti, gloriosa Maddalena, che, convertita sinceramente a Gesù Cristo, vi faceste un dovere ed una gloria di costantemente accompagnarlo nei viaggi, ascoltarlo nei discorsi, servirlo nei bisogni, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di mettere tutta la nostra consolazione nell'assistere ai divini misteri, ricevere i ss. Sacramenti, ascoltare la divina parola, soccorrere i poveri, che sono le immagini più vive del nostro Signor Gesù Cristo. Gloria. 

V. O modello dei penitenti, gloriosa Maddalena, che non abbandonaste Gesù Cristo nemmeno allora che, spontanea vittima del furor de' suoi nemici, agonizzava sul patibolo della croce, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di perseverare fedelmente nel divino servizio anche fra le desolazioni, le malattie, le avversità e le persecuzioni con cui piacerà al Signore di provarci. Gloria. 

VI. O modello dei penitenti, gloriosa Maddalena, che in premio della vostra fede e del vostro amore foste consolata dalla visita di Gesù Cristo risorto, che vi onorò della sua prima apparizione, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di condur sempre una vita così illibata e così santa, da meritarci dopo morte la visione beatifica del sommo Bene nella casa della sua gloria. Gloria. 

VII. O modello dei penitenti, gloriosa Maddalena, che quantunque accertata del perdono delle vostre colpe, pure non lasciaste di piangerle in tutto il tempo della vostra vita con continui digiuni ed incessanti austerità, per cui meritaste d'essere tante volte visitata dagli Apostoli, e da loro assistita nell'estremo passaggio, e accompagnata al Paradiso, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di non rallentarci giammai nell'esercizio della penitenza così necessaria alla salute, onde assicurarci la tranquillità dei giusti alla morte e la beatitudine dei Santi nell'eternità. Gloria. 

domenica 24 giugno 2012

Domenica 1° luglio: Solennità del Sacro Cuore di Gesù



"Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, 
e io vi darò ristoro". (Mt 11,28)


Ore 10: S. Messa cantata.

Ore 17.30: Canto del Vespro - processione con l'immagine di Gesù. Al rientro in chiesa seguirà l'Adorazione e la Benedizione Eucaristica. 

domenica 3 giugno 2012

Domenica 10 giugno: ingresso del nuovo amministratore parrocchiale



Il Rev. Sac. Federico Icardi è stato nominato nuovo Amministratore parrocchiale della Parrocchia di S. Biagio di Garibaldo e di Sant'Antonio di Pontori. Domenica 10 giugno, solennità del Corpus Domini, alle ore 10 farà l'ingresso ufficiale nella Parrocchia di S. Biagio. 
Don Federico Icardi, nato a Chiavari il 16 giugno 1971, ordinato sacerdote il 18 maggio 1997, ha ricoperto l'incarico di Vice-Cancelliere Vescovile.


BENEDETTO COLUI CHE VIENE NEL NOME DEL SIGNORE!

martedì 22 maggio 2012

27-28-29 maggio: Sacre Quarantore





Domenica 27 maggio - Solennità di Pentecoste

Ore 11: S. Messa solenne e conferimento del sacramento della 'Prima Comunione'.

Ore 15: Esposizione del Ss.mo Sacramento.

Ore 17: Canto del Vespro e Benedizione Eucaristica.

Lunedì 28 maggio

Ore 15: Esposizione del Ss.mo Sacramento.

Ore 17: S. Messa.

Martedì 29 maggio
 
Ore 15: Esposizione del Ss.mo Sacramento.

Ore 17: S. Messa, Processione Eucaristica al cimitero  e Benedizione.

domenica 19 febbraio 2012

22 febbraio, Le Sacre Ceneri


"Mutiamo condotta, copriamoci di cenere e di cilicio;
digiuniamo e preghiamo dinanzi al Signore 
perchè il nostro Dio è tutto misericordia nel perdonarci" (Gioe 2, 13)


Ore 17: S. Messa, benedizione e imposizione delle Ceneri.

Il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo sono giorni di digiuno e di astinenza. L'astinenza deve essere osservata in tutti i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità. In tutti gli altri venerdì dell’anno, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità, si deve osservare l’astinenza oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità.
La legge del digiuno «obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate». (Paolo VI, Cost. Apost. Paenitemini)
La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi.
Alla legge dell'astinenza sono tenuti coloro che anno compiuto il 14° anno di età; alla legge del digiuno, invece, tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato. (Cfr. CIC cann. 1249-1252; Nota della CEI, Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza).

mercoledì 1 febbraio 2012

5 febbraio, Solennità di S. Biagio V.M. (Titolare e Patrono)


"Se qualcuno vuole venire dietro a me, 
rinneghi se stesso, 
prenda la sua croce e mi segua" (Mt 16, 24)


Ore 10: S. Messa cantata. Benedizione delle candele, del grano e della gola.

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Preghiera a S. Biagio

O glorioso S. Biagio, che, con una breve preghiera, restituiste la perfetta sanità ad un bambino che per una spina di pesce attraversata nella gola stava per mandare l’ultimo anelito, ottenete a noi tutti la grazia di esperimentare l’efficacia dei vostro patrocinio in tutti i mali di gola, ma più di tutto, di mortificare colla fede pratica dei precetti di Santa Chiesa, questo senso tanto pericoloso, e di impiegare sempre la nostra lingua a difendere le verità della fede tanto combattute e denigrate ai giorni nostri. Così sia. 

(Con approvazione ecclesiastica)