domenica 30 ottobre 2011

Emergenza alluvione Cinque Terre - Val di Vara - Val di Magra: l'appello dei Vescovi della Liguria

E’ sotto gli occhi di tutti l’impressionante disastro ambientale verificatosi nei giorni scorsi nel levante della Liguria e nel limitrofo territorio toscano, a causa delle eccezionali precipitazioni atmosferiche. L’evento ha provocato lutti e distruzioni immani.
Le Chiese liguri, che sempre si sono dimostrate attente e solidali nei confronti delle popolazioni colpite dalle calamità naturali ovunque siano avvenute, si sentono oggi particolarmente vicine a quelle comunità della nostra stessa regione che si trovano in una così drammatica emergenza.
I Vescovi della Conferenza Episcopale Ligure si uniscono nella preghiera per le vittime ed i loro
familiari ed esprimono vicinanza fraterna alle popolazioni locali e alle comunità ecclesiali guidate da Mons. Francesco Moraglia, Vescovo di La Spezia-Sarzana- Brugnato.
Invitano - specialmente i giovani - a gesti di solidarietà e di sostegno nelle modalità che eventualmente verranno sollecitate da chi coordina i soccorsi e le azioni di volontariato.
Stabiliscono inoltre che nel giorno di domenica 6 novembre si tenga una giornata di preghiera e di raccolta in denaro che verrà devoluta, tramite la Caritas, a beneficio delle comunità colpite dall’alluvione.

Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova
Mons. Martino Canessa, Vescovo di Tortona
Mons. Alberto Maria Careggio, Vescovo di Ventimiglia-San Remo
Mons. Vittorio Lupi, Vescovo di Savona-Noli
Mons. Mario Oliveri, Vescovo di Albenga-Imperia
Mons. Francesco Moraglia, Vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato
Mons. Alberto Tanasini, Vescovo di Chiavari
Mons. Luigi Ernesto Palletti, Vescovo Ausiliare di Genova

giovedì 20 ottobre 2011

Novena dei Defunti 2011

DA LUNEDI' 24 OTTOBRE A VENERDI' 28 OTTOBRE:
Ore 18, S. Messa (Chiesa parrocchiale)
SABATO 29 OTTOBRE:
Ore 17.30, S. Messa prefestiva (Cappella di S. Lorenzo - Conscenti)
DOMENICA 30 OTTOBRE:
Ore 10, S. Messa festiva (Chiesa parrocchiale) 
LUNEDI' 31 OTTOBRE - VIGILIA DELLA SOLENNITA' DI "TUTTI I SANTI":
Ore 17.30, S. Messa prefestiva (Cappella di S. Lorenzo - Conscenti)
MARTEDI' 1° NOVEMBRE - SOLENNITA' DI "TUTTI I SANTI":
Ore 10, S. Messa (Chiesa parrocchiale)
MERCOLEDI' 2 NOVEMBRE - COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI:
Ore 6, S. Messa e Benedizione delle tombe (Chiesa parrocchiale)
GIOVEDI' 3 NOVEMBRE:
Ore 16, S. Messa in suffragio di tutti i Defunti nella Cappella di Terisso.
Ore 17.30, S. Messa in suffragio di tutti i Defunti nella Cappella di Conscenti.
 
Nota: Da sabato 5 novembre la S. Messa prefestiva nella Cappella di S. Lorenzo in Conscenti sarà celebrata alle ore 17.

martedì 27 settembre 2011

29 settembre, Festa di San Michele Arcangelo (Contitolare)


Preghiera a San Michele Arcangelo
(Leone XIII)

Sancte Míchaël Archángele, defénde nos in proélio, contra nequítiam et insídias diáboli esto præsídium. Imperet illi Deus, súpplices deprecámur: tuque, Prínceps milítiæ cæléstis, Sátanam aliósque spíritus malígnos, qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo, divina virtúte, in inférnum detrúde. Amen.

Traduzione italiana: 

O Arcangelo San Michele, difendici nella lotta: contro le perfide insidie del demonio; sii nostro presidio. «Lo respinga Iddio»! imploriamo supplichevoli. E Satana e gli altri spiriti del male che si aggirano nel mondo a rovina delle anime, tu, Principe delle schiere angeliche, ricaccia all'inferno con la forza di Dio. Amen.

venerdì 23 settembre 2011

Supplica alla Regina del SS.mo Rosario di Pompei


Supplica alla
Regina del SS.mo Rosario di Pompei


Indulgentia plenaria semel tantum, soltis conditionibus, recitantibus supplicationem meridianam ad B. V. Mariam a S. Rosario.


+ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.

Ave Maria

È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.
Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore.
Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!

Ave Maria

Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti, Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.

Ave Maria


Chiediamo la benedizione a Maria


Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci in questo giorno solennissimo. Concedi a tutti noi l’amore tuo costante ed in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla Società umana. Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo d’amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne.
E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti.
Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra ed in cielo. Amen.

Salve Regina

25 settembre, Festa della B.V. Maria del Santo Rosario



Programma delle celebrazioni in onore della B.V.M. del S. Rosario
Domenica 25 settembre 2011 
Venite, o popoli,
cogliete rose da questi misteri
e intrecciate corone
alla gloriosa Madre del bell'amore.


Ore 10: S. Messa solenne.

Ore 17: Canto del Vespro, processione con l'Arca della Madonna. Benedizione Eucaristica e bacio della Reliquia.

martedì 13 settembre 2011

Un po' di storia...


La Chiesa parrocchiale sorge nella "Val Garibaldo" in Ne (Ge) - Diocesi di Chiavari, alle falde d'una pendice aprica. Costruita ex novo nel 1603 è denominata per tal motivo Chiesanuova. La Chiesa è intitolata al Vescovo e Martire S. Biagio; S. Michele Arcangelo, Sant'Antonio da Padova, S. Vincenzo, ne sono Contitolari. Il suo territorio è diviso in quartieri, detti: S. Biagio - S. Michele - Conscenti - Terisso; i quali sono formati da piccoli nuclei abitati composti da poche famiglie. 
Le origini delle Chiese esistenti in Valle prima dell'attuale parrocchia di S. Biagio di Garibaldo o Chiesanuova, risalgono a tempi remotissimi. Fin dall'anno 76 d.C. pare che esistesse una Chiesa nel luogo detto "Sereè" dove si possono ancor oggi scorgere la spianata dov'era costruita la Chiesa e tracce di macerie. Questa Chiesa, intitolata a S. Paolo, fu rovinata dall'invasione dei Goti. Distrutta questa prima Chiesa ne venne costruita un'altra nella frazione di Pontori. Quindi furono innalzate quella di S. Vincenzo a Terisso, quella di S. Michele di Osti, quella di S. Biagio di Montedonico. Spopolate queste Ville a causa di epidemie, rimaste prive di sacerdoti e sprovviste di redditi, le quattro Chiese della Val Garibaldo furono unite ed amministrate da un solo Parroco, benchè indipendenti l'una dall'altra. Di questa unione ne dà testimonianza l'Atto del not. Giuseppe Rivarola del 17 luglio 1575. L'Arcivescovo Pallavicino nel 1577 rese canonica questa unione. Questo stato di cose però non era normale e non poteva durare a lungo: sia da parte del Parroco che doveva sobbarcarsi aspre fatiche, sia per quanto riguarda la popolazione che non poteva facilmente adempiere ai propri doveri religiosi. Infatti, come si legge nel Decreto di erezione della 'Chiesa nuova' i Capi Famiglia appartenenti rispettivamente alla Chiesa di S. Biagio, di Sant'Antonio, di S. Vincenzo, a nome delle popolazioni rappresentate, fecero istanza all'Arciv. Cipriano Pallavicino di unire insieme le quattro Chiese Parrocchiali. L'Arcivescovo, conoscendo lo stato delle cose, il 26 agosto 1603 emanò Decreto formale e perentorio di erigere entro un anno una Chiesa nuova capace di contenere tutto il popolo di esse, in un luogo centrale di confluenza rispetto alle quattro esistenti. Dispose che fosse intitolata a S. Biagio e che Sant'Antonio, S. Michele, S. Vincenzo ne fossero Contitolari. Nella nuova Chiesa furono portati tutti gli arredi sacri, le Immagini, il mobilio. Il 17 ottobre 1604 l'Arcivescovo Orazio Spinola, erigendo in Parrocchia la nuova Chiesa, ordinava che ai 3 Contitolari si aggiungesse S. Lorenzo, che era il titolare della Cappella di Conscenti. Appena costituita in parrocchia la Rettoria di S. Biagio fu anche decorata del titolo Matrice, ossia Vicariale; ma il 30 settembre 1769 l'Arcivescovo Giovanni Lercari la insignì del titolo di Arcipretura e diede al suo parroco, e ai suoi successori, il titolo e le insegne di Arciprete. Per tal fatto l'Arciprete e Vicario Foraneo di S. Biagio veniva disobbligato dall'intervenire alla funzione del Sabato Santo nella Plebana di Lavagna, ma non dal ricevere da essa gli Olii Santi, come fu stabilito da successivo Decreto del 12 settembre 1770.
La Chiesa è fabbricata ad una sola navata con coro rettangolare, nel 1737 fu prolungata di due arcate. Dopo nove anni dalla costruzione aveva quattro altari e nel 1771 aumentarono sino a cinque, distribuiti come segue: il 1°, a destra entrando in chiesa, già sacro all'Angelo Custode, è ora dedicato a S. Maria Maddalena con un'ammirata statua lignea di pregio opera dello scultore genovese Angelo Olivari; il 2°, già sacro al Ss.mo Crocifisso, è dedicato al Sacro Cuore di Gesù con una pregevolissima statua lignea dello scultore bresciano Emilio Righetti; il 3° è dedicato alla B.V. Maria del Ss.mo Rosario, con una bellissima statua in legno della Madonna; il 4°, dedicato a S. Biagio, custodisce una preziosa tela che raffigura il santo titolare e i contitolari della Chiesa; il 5°, bellissimo nella varietà dei suoi marmi policromi ed intarsiati, è l'altare maggiore nel Sancta Sanctorum, sormontato da un'artistico Crocifisso e da un grandioso sopracielo. Le balaustre sono in marmo, come pure il pavimento della chiesa. Fregi di stucco decorano gli altari, le lesene, i capitelli e il cornicione. La vasca esagonale del Battistero, poggiata su una colonna di marmo, è di pietra nera, lavorata con gusto, reca la data 1448. Il coro è in noce. Sopra l'ingresso principale un'ampia orchestra sostiene un bellissimo organo costruito nel 1865 dai F.lli Paoli e restaurato nel 2008 dalla Bottega Organara Dell'Orto & Lanzini. Sul campanile posa un armonioso concerto di 5 campane fuse dalla Fonderia Achille Mazzola di Valduggia nel 1932. 
I registri parrocchiali datano dal 1661. Le solennità principali sono: S. Biagio - le Sacre Quarantore - il Sacro Cuore di Gesù - S. Maria Maddalena e la Madonna del Ss.mo Rosario.
Nel territorio della Parrocchia, nella frazione di Terisso e di Conscenti, sorgono due Cappelle rispettivamente dedicate a S. Giovanni Battista e ai Ss. Lorenzo e Bernardo.
A partire dal 10 giugno 2012 la Parrocchia è retta dal Rev. Sac. Federico Icardi.

Elenco dei Parroci di S. Biagio

Rettori:

1449 - Luca de Garibaldo.
1476 - Bartolomeo de Cigariis.
1486 - Sebastiano Garibaldi, rersse le 7 parrocchie di Garibaldo.
1505 - Giulio Garibaldo de Adreveno.
1557 - Giorgio Vignolo.
1558 - Giacomo Boggiano.
1559 - Giovanni de Garibaldo.
1582 - Lunardo Bartolomeo.
1592 - Giordano Giacomo.
1604 - Poggio Domenico.
1610 - Biggio Giacomo, traslocato a S. Michele del Bosco (Leivi) dietro permuta.
1610 - Gianelli Baldassarre, proveniente da S. Michele idem.
1626 - Ferreccio Angelo.
1660 - Cardinale Antonio.
1661 - De Rosselli Domenico.
1705 - Ghio Domenico da Tavarone.
1716 - Ghio Gio. Domenico, detto il piccolo rango, rinunciò.
1735 - Ghio F.sco Giov., nipote, rinunciò a 70 anni.

Arcipreti:

1756 - Ghio Domenico, 1° Arciprete creato nel 1769, fattosi capuccino.
1779 - Garibaldo Maria Giuseppe.
1802 - Giovannelli Paolo Amedeo da Genova, traslato a Bacezza, poi a S. Donato in Genova, morto Abate di N.S. del Rimedio nel 1850.
1803 - Arata Angelo Alessandro da Orero, traslato a S. Ilario.
1816 - Raffo G.B. da Garibaldo, Vic. For.
1858 - Podestà G.B. da Ne, traslato a Montoggio, quindi a Ne in seguito a permuta col rettore Rebori G.B.
1868 -Ravenna Carlo da Genova, traslato da Frassinello, andato poi a Bavari, quindi Canonico di S. Giovanni in Chiavari.
1876 - Ratto Francesco da Soglio (rinunciò nel 1889).
1890 - Dondero Gregorio da Torriglia, traslocato da Paveto (rinunciò nel 1894).
1894 - Gibelli D., Reggente per circa un anno.
1895 - Sanguineti Gius. da Maxena presso Chiavari.
1909 - Mazzini teol. Gaetano da Cogorno, passato alla Pieve di S. Stefano di Lavagna nel 1925.
1926 - Soracco teol. Giuseppe da Canevale, traslato dalla Prioria di Graveglia.
1958 - Buccini Angelo.
1982 - Privitera Giuseppe.
1991 - Queirolo Agostino.
2009 - Ginocchio Carlo, Amministratore Parrocchiale.
2010 - Borinato Andrea, Amministratore Parrocchiale.
2012 - Icardi Federico, Amministratore Parrocchiale.

Notizie liberamente tratte ed integrate da Luigi Biagio Tiscornia, Nel Bacino Imbrifero dell'Entella Val di Graveglia, Pro Loco Ne-Valgraveglia 1996.