domenica 19 febbraio 2012

22 febbraio, Le Sacre Ceneri


"Mutiamo condotta, copriamoci di cenere e di cilicio;
digiuniamo e preghiamo dinanzi al Signore 
perchè il nostro Dio è tutto misericordia nel perdonarci" (Gioe 2, 13)


Ore 17: S. Messa, benedizione e imposizione delle Ceneri.

Il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo sono giorni di digiuno e di astinenza. L'astinenza deve essere osservata in tutti i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità. In tutti gli altri venerdì dell’anno, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità, si deve osservare l’astinenza oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità.
La legge del digiuno «obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate». (Paolo VI, Cost. Apost. Paenitemini)
La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi.
Alla legge dell'astinenza sono tenuti coloro che anno compiuto il 14° anno di età; alla legge del digiuno, invece, tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato. (Cfr. CIC cann. 1249-1252; Nota della CEI, Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza).

mercoledì 1 febbraio 2012

5 febbraio, Solennità di S. Biagio V.M. (Titolare e Patrono)


"Se qualcuno vuole venire dietro a me, 
rinneghi se stesso, 
prenda la sua croce e mi segua" (Mt 16, 24)


Ore 10: S. Messa cantata. Benedizione delle candele, del grano e della gola.

***

Preghiera a S. Biagio

O glorioso S. Biagio, che, con una breve preghiera, restituiste la perfetta sanità ad un bambino che per una spina di pesce attraversata nella gola stava per mandare l’ultimo anelito, ottenete a noi tutti la grazia di esperimentare l’efficacia dei vostro patrocinio in tutti i mali di gola, ma più di tutto, di mortificare colla fede pratica dei precetti di Santa Chiesa, questo senso tanto pericoloso, e di impiegare sempre la nostra lingua a difendere le verità della fede tanto combattute e denigrate ai giorni nostri. Così sia. 

(Con approvazione ecclesiastica)