martedì 13 settembre 2011

Un po' di storia...


La Chiesa parrocchiale sorge nella "Val Garibaldo" in Ne (Ge) - Diocesi di Chiavari, alle falde d'una pendice aprica. Costruita ex novo nel 1603 è denominata per tal motivo Chiesanuova. La Chiesa è intitolata al Vescovo e Martire S. Biagio; S. Michele Arcangelo, Sant'Antonio da Padova, S. Vincenzo, ne sono Contitolari. Il suo territorio è diviso in quartieri, detti: S. Biagio - S. Michele - Conscenti - Terisso; i quali sono formati da piccoli nuclei abitati composti da poche famiglie. 
Le origini delle Chiese esistenti in Valle prima dell'attuale parrocchia di S. Biagio di Garibaldo o Chiesanuova, risalgono a tempi remotissimi. Fin dall'anno 76 d.C. pare che esistesse una Chiesa nel luogo detto "Sereè" dove si possono ancor oggi scorgere la spianata dov'era costruita la Chiesa e tracce di macerie. Questa Chiesa, intitolata a S. Paolo, fu rovinata dall'invasione dei Goti. Distrutta questa prima Chiesa ne venne costruita un'altra nella frazione di Pontori. Quindi furono innalzate quella di S. Vincenzo a Terisso, quella di S. Michele di Osti, quella di S. Biagio di Montedonico. Spopolate queste Ville a causa di epidemie, rimaste prive di sacerdoti e sprovviste di redditi, le quattro Chiese della Val Garibaldo furono unite ed amministrate da un solo Parroco, benchè indipendenti l'una dall'altra. Di questa unione ne dà testimonianza l'Atto del not. Giuseppe Rivarola del 17 luglio 1575. L'Arcivescovo Pallavicino nel 1577 rese canonica questa unione. Questo stato di cose però non era normale e non poteva durare a lungo: sia da parte del Parroco che doveva sobbarcarsi aspre fatiche, sia per quanto riguarda la popolazione che non poteva facilmente adempiere ai propri doveri religiosi. Infatti, come si legge nel Decreto di erezione della 'Chiesa nuova' i Capi Famiglia appartenenti rispettivamente alla Chiesa di S. Biagio, di Sant'Antonio, di S. Vincenzo, a nome delle popolazioni rappresentate, fecero istanza all'Arciv. Cipriano Pallavicino di unire insieme le quattro Chiese Parrocchiali. L'Arcivescovo, conoscendo lo stato delle cose, il 26 agosto 1603 emanò Decreto formale e perentorio di erigere entro un anno una Chiesa nuova capace di contenere tutto il popolo di esse, in un luogo centrale di confluenza rispetto alle quattro esistenti. Dispose che fosse intitolata a S. Biagio e che Sant'Antonio, S. Michele, S. Vincenzo ne fossero Contitolari. Nella nuova Chiesa furono portati tutti gli arredi sacri, le Immagini, il mobilio. Il 17 ottobre 1604 l'Arcivescovo Orazio Spinola, erigendo in Parrocchia la nuova Chiesa, ordinava che ai 3 Contitolari si aggiungesse S. Lorenzo, che era il titolare della Cappella di Conscenti. Appena costituita in parrocchia la Rettoria di S. Biagio fu anche decorata del titolo Matrice, ossia Vicariale; ma il 30 settembre 1769 l'Arcivescovo Giovanni Lercari la insignì del titolo di Arcipretura e diede al suo parroco, e ai suoi successori, il titolo e le insegne di Arciprete. Per tal fatto l'Arciprete e Vicario Foraneo di S. Biagio veniva disobbligato dall'intervenire alla funzione del Sabato Santo nella Plebana di Lavagna, ma non dal ricevere da essa gli Olii Santi, come fu stabilito da successivo Decreto del 12 settembre 1770.
La Chiesa è fabbricata ad una sola navata con coro rettangolare, nel 1737 fu prolungata di due arcate. Dopo nove anni dalla costruzione aveva quattro altari e nel 1771 aumentarono sino a cinque, distribuiti come segue: il 1°, a destra entrando in chiesa, già sacro all'Angelo Custode, è ora dedicato a S. Maria Maddalena con un'ammirata statua lignea di pregio opera dello scultore genovese Angelo Olivari; il 2°, già sacro al Ss.mo Crocifisso, è dedicato al Sacro Cuore di Gesù con una pregevolissima statua lignea dello scultore bresciano Emilio Righetti; il 3° è dedicato alla B.V. Maria del Ss.mo Rosario, con una bellissima statua in legno della Madonna; il 4°, dedicato a S. Biagio, custodisce una preziosa tela che raffigura il santo titolare e i contitolari della Chiesa; il 5°, bellissimo nella varietà dei suoi marmi policromi ed intarsiati, è l'altare maggiore nel Sancta Sanctorum, sormontato da un'artistico Crocifisso e da un grandioso sopracielo. Le balaustre sono in marmo, come pure il pavimento della chiesa. Fregi di stucco decorano gli altari, le lesene, i capitelli e il cornicione. La vasca esagonale del Battistero, poggiata su una colonna di marmo, è di pietra nera, lavorata con gusto, reca la data 1448. Il coro è in noce. Sopra l'ingresso principale un'ampia orchestra sostiene un bellissimo organo costruito nel 1865 dai F.lli Paoli e restaurato nel 2008 dalla Bottega Organara Dell'Orto & Lanzini. Sul campanile posa un armonioso concerto di 5 campane fuse dalla Fonderia Achille Mazzola di Valduggia nel 1932. 
I registri parrocchiali datano dal 1661. Le solennità principali sono: S. Biagio - le Sacre Quarantore - il Sacro Cuore di Gesù - S. Maria Maddalena e la Madonna del Ss.mo Rosario.
Nel territorio della Parrocchia, nella frazione di Terisso e di Conscenti, sorgono due Cappelle rispettivamente dedicate a S. Giovanni Battista e ai Ss. Lorenzo e Bernardo.
A partire dal 10 giugno 2012 la Parrocchia è retta dal Rev. Sac. Federico Icardi.

Elenco dei Parroci di S. Biagio

Rettori:

1449 - Luca de Garibaldo.
1476 - Bartolomeo de Cigariis.
1486 - Sebastiano Garibaldi, rersse le 7 parrocchie di Garibaldo.
1505 - Giulio Garibaldo de Adreveno.
1557 - Giorgio Vignolo.
1558 - Giacomo Boggiano.
1559 - Giovanni de Garibaldo.
1582 - Lunardo Bartolomeo.
1592 - Giordano Giacomo.
1604 - Poggio Domenico.
1610 - Biggio Giacomo, traslocato a S. Michele del Bosco (Leivi) dietro permuta.
1610 - Gianelli Baldassarre, proveniente da S. Michele idem.
1626 - Ferreccio Angelo.
1660 - Cardinale Antonio.
1661 - De Rosselli Domenico.
1705 - Ghio Domenico da Tavarone.
1716 - Ghio Gio. Domenico, detto il piccolo rango, rinunciò.
1735 - Ghio F.sco Giov., nipote, rinunciò a 70 anni.

Arcipreti:

1756 - Ghio Domenico, 1° Arciprete creato nel 1769, fattosi capuccino.
1779 - Garibaldo Maria Giuseppe.
1802 - Giovannelli Paolo Amedeo da Genova, traslato a Bacezza, poi a S. Donato in Genova, morto Abate di N.S. del Rimedio nel 1850.
1803 - Arata Angelo Alessandro da Orero, traslato a S. Ilario.
1816 - Raffo G.B. da Garibaldo, Vic. For.
1858 - Podestà G.B. da Ne, traslato a Montoggio, quindi a Ne in seguito a permuta col rettore Rebori G.B.
1868 -Ravenna Carlo da Genova, traslato da Frassinello, andato poi a Bavari, quindi Canonico di S. Giovanni in Chiavari.
1876 - Ratto Francesco da Soglio (rinunciò nel 1889).
1890 - Dondero Gregorio da Torriglia, traslocato da Paveto (rinunciò nel 1894).
1894 - Gibelli D., Reggente per circa un anno.
1895 - Sanguineti Gius. da Maxena presso Chiavari.
1909 - Mazzini teol. Gaetano da Cogorno, passato alla Pieve di S. Stefano di Lavagna nel 1925.
1926 - Soracco teol. Giuseppe da Canevale, traslato dalla Prioria di Graveglia.
1958 - Buccini Angelo.
1982 - Privitera Giuseppe.
1991 - Queirolo Agostino.
2009 - Ginocchio Carlo, Amministratore Parrocchiale.
2010 - Borinato Andrea, Amministratore Parrocchiale.
2012 - Icardi Federico, Amministratore Parrocchiale.

Notizie liberamente tratte ed integrate da Luigi Biagio Tiscornia, Nel Bacino Imbrifero dell'Entella Val di Graveglia, Pro Loco Ne-Valgraveglia 1996.

1 commento:

  1. Nel sopra-citato elenco di Arcipreti, non trovo Carlo Mavenna Arciprete di cui posseggo una lettera da Lui scritta il 28 luglio 1869 da S.Biagio di Garibaldo alla Curia Arciv, di Genova al Vicario Gen. Canonico Andrea Chiarella.
    F.L. Chiavari GE.

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